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Catalogo di Polo

Luigi Zuppetta

Giurista, Patriota, Deputato, Docente Universitario

(Castelnuovo della Daunia, 1810 - Portici, 1889)

Nacque a Castelnuovo della Daunia (Foggia) il 21 giugno 1810, morì a Portici (Napoli) l'8 maggio 1889. Fine giurista e straordinario oratore, a lui si deve la redazione della Carta Costituzionale dei Moti del 1848 a Napoli.

Educò tre generazioni di studenti alla sapienza giuridica e al culto della patria e della umanità. Fu il primo a sostenere con forza l'abolizione della pena di morte tanto da introdurla nella Legislazione della Repubblica di San Marino. Fu deputato nel Parlamento Napoletano e nel primo dell'Unità d'Italia.

Luigi Zuppetta - che Gennaro Bovio definì "il Socrate del secolo XIX" - fu un simbolo vivente di carità, dedizione e incorruttibilità. Nato in una famiglia agiata, visse povero e morì povero e per tutta la vita interpretò quella che amava definire "la religione del dovere e dell'onestà".


Gli inizi e l'esilio all'estero

Laureatosi giovanissimo, a soli 22 anni ottenne l’iscrizione nell’Albo degli avvocati presso la gran Corte Criminale di Napoli. Formatosi nel clima culturale del codice napoletano e di fede mazziniana, subì diverse restrizioni alla libertà personale, compresa una condanna in contumacia a morte nel 1852. Nel giugno del 1843, per le sue idee e per il suo impegno nella “Giovine Italia”, rischiò l’arresto che evitò fuggendo con un passaporto falso e imbarcandosi su una nave francese con destinazione Malta. Costretto una prima volta all’esilio, nell’isola visse in separati periodi, dove diresse tra il 1845 e il 1847 due giornali di orientamento democratico, Giù la Tirannide! e Il Vagheggiatore delle Scienze e delle Lettere. I suoi primi articoli furono però pubblicati sul giornale isolano L'Unione-Gazzetta di Malta.

Sempre a Malta diede alle stampe, nel 1848, la Raccolta de' migliori articoli legali e letterari, che comprendeva molti suoi saggi, tra cui la fortunata Metafisica della scienza delle leggi penali, sua opera maggiore, che gli valse anche la fiducia di Giuseppe Mazzini.

Nell’isola non fu sempre bene accetto. Avendo esercitato una pericolosa influenza sul pensiero dei maltesi, fu costretto dalle autorità locali a lasciare il Paese nell'agosto 1846. Trovò rifugio a Londra, accolto da Mazzini, ma nel 1847 riuscì a tornarvi. Da esule soggiornò anche in Corsica e a Marsiglia.


Parlamentare e difensore degli umili

Fu deputato ai due Parlamenti napoletani del 1848 e, con l'Unità, fece parte del primo Parlamento italiano quale deputato del collegio di San Severo. In quest’ultima veste rinunziò ripetutamente al mandato ricevuto in segno di protesta contro la politica piemontese della quale denunciò fermamente abusi e storture. Memorabile il suo discorso sulle condizioni delle province meridionali e ancor più quello, in risposta all’iniquo voto del 10 dicembre 1863, col quale il Governo plaudiva alle stragi compiute in Sicilia.

Declinò sempre le numerose e alte cariche che gli furono offerte nel corso degli anni, compresa quella di Presidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro. Rifiutò anche altri importanti, nobili e lucrosi incarichi onorifici come quello che nel 1860 il Prodittatore Giorgio Pallavicino Trivulzio gli conferì, di Giudice di Gran Corte civile in missione di procuratore generale del Re presso la Gran Corte Criminale de l’Aquila, e quello, l’anno dopo, offertogli dal Principe Eugenio di Savoia Carignano, di Giudice di Gran Corte civile presso la Gran Corte Criminale di Napoli, carica che tenne per soli due mesi.

Diritto, politica e insegnamento furono le sue grandi passioni. Giovanissimo, riuscì ad imporsi nel campo delle scienze giuridiche guadagnandosi la più totale convinta ammirazione e ricevendo da Re Ferdinando II la nomina a cavaliere. Rispose negativamente ai tanti che, nelle sfere più alte, tentarono di attirarlo nella propria area di competenza e influenza.

Amante dell’insegnamento, nel 1836 fu nominato a Lucera professore privato di Giurisprudenza «con facoltà di aprir cattedra a Napoli» e nel 1861 Professore di Diritto Penale all'Università di Pavia, incarico che rifiutò per svolgere la docenza, come Professore pareggiato, in quella di Napoli. Tale qualità gli fu confermata, in seguito, con l’approvazione della Legge Bonghi del 1875. Il 1° gennaio 1880 il Ministro De Sanctis lo nominò Professore onorario di Legislazione penale comparata all’Università di Napoli.

Numerose le opere che portano la sua firma, quasi tutte di grande spessore, come la compilazione del Codice Penale della Repubblica di San Marino, redatto tra il 1859 e il 1860, che gli valse la Cittadinanza di quel Paese e che impressionò per la modernità della concezione, per il rigore e la giustezza delle classificazioni, per la lungimiranza della scienza e delle scelte che vi erano compendiate.


Una fine mesta

A settembre del 1883, mentre si trovava per cure ad Airolo, in Svizzera, Zuppetta fu colto da un attacco apoplettico. A seguito di ciò pensò di dimettersi, non potendo garantire la presenza alle lezioni universitarie, ma data l’insistenza del Ministro Baccelli accettò di restare.

Nel novembre del 1885, con l’aggravarsi dei problemi di salute, dovette dimettersi definitivamente, per affrontare l’ultimo periodo della sua intensa ma travagliata esistenza afflitto da dolori fisici e da ristrettezze economiche, improvvisamente palesatesi anni prima quando due ladri, a Napoli, gli sottrassero i risparmi di una vita. Suo malgrado, per far fronte ai costi delle cure mediche, fu costretto a chiedere aiuto attraverso un messaggio pubblicato sulla stampa quotidiana dell’epoca. L’iniziativa suscitò vasta eco ma permise a Zuppetta di sostenere i costi delle cure solo per un limitato periodo. Furono gli amici più vicini a farsi carico dei suoi bisogni, anche quelli più elementari, fino al giorno della morte.

Luigi Zuppetta morì a Portici l’8 maggio 1889 e i funerali ebbero luogo il giorno dopo a Napoli. Risultarono così imponenti che nemmeno per quelli di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II si ricorda altrettanta partecipazione.

Scheda

Personaggio

Luigi Zuppetta

Detto anche

"Il Socrate del secolo XIX" (definizione di Gennaro Bovio)

Classificazione Dewey

340.092

Periodo MC

Dal 1800 al 1861 e dal 1862 al 1914

Parole chiave

  • Diritti civili
  • Giurisprudenza
  • Regno di Napoli
  • Risorgimento italiano
  • Parlamento italiano (deputato)
  • Università di Napoli (docenza)
  • Abolizione della pena di morte
  • Repubblica di San Marino (Legislazione)
  • Carta Costituzionale dei Moti del 1848 (a Napoli)

Bibliografie

  • Opere dell'autore
  • Opere sull'autore
  • Alla Corte di cassazione di Napoli pel ricorrente Pasquale Aldi, s.l., s.n., [1877].
  • Alquante considerazioni in difesa di Antonio Giuseppe Pittaluga, prevenuto di truffa a danno di Filippo Boyer e di altre due truffe a danno di Giacomo Antonio Acquarone, Genova, Tip. di Andrea Moretti, 1851.
  • Alquante osservazioni critiche del professore Luigi Zuppetta intorno al libro primo del progetto del codice penale approvato dal Senato del regno ed emendato dalla Commissione riesaminatrice creata dall'onorevole giureconsulto P. S. Mancini, Ministro di Grazia e Giustizia, Napoli, Stab. tipografico, 1876.
  • Canoni di metafisica della scienza delle leggi penali, Torino, Tip. Speriani e Ferrero, 1848;
  • Chiave della collezione delle leggi fra le mani de' cultori delle materie penali, ovvero Tavola cronologica distinta in tre colonne, 3ª ed. Napoli: L'Osservatore medico, 1842;
  • Codice Penale per la Repubblica di San Marino conforme al progetto compilato dallo Eccellentissimo Professore Zuppetta della legge punitiva, del reato e della pena, in generale. Ravenna: Tip. di Gaetano Angeletti, 1860;
  • Compendio degli elementi del dritto criminale di Filippo Maria Renazzi; tradotto ed annotato dall'avvocato Luigi Zuppetta, Napoli, Tip. Nunzio Pasca, 2 voll. (1, 1833; 2, 1835);
  • Conferenze sulla legislazione penale comparata; raccolte e pubblicate da Celestino Scamaccia-Luvara e rivedute dallo stesso professore Zuppetta. Napoli: Tip. A. Morano, 1881;
  • Corso completo di Diritto penale comparato, ossia Metafisica della scienza delle leggi penali, Napoli, Testa, Salerno, Stab. tipografico nazionale, [1848];
  • Del suicidio in rapporto alla morale, al diritto ed alla legislazione penale positiva. Largo sunto delle quattro conferenze dell'avvocato L. Zuppetta. Napoli: Anfossi, 1885;
  • Dottrina della punizione e della prevenzione. Portici: Tip. Vesuviana, 1887;
  • La interpellanza e il conseguente discorso pronunciato il 5 dicembre 1861 nella camera dei deputati dall'onor. deputato professore Zuppetta, estratti letteralmente dal resoconto ufficiale della camera dei deputati ed arricchiti di note schiaritrici dal dottore Felice Migliori. Napoli: Stab. Tipografico, 1862;
  • Legislazione penale comparata, ossia, commenti storico-filosofico-legali al codice penale ed al codice di procedura criminale degli Stati Sardi d'Italia messi in comparazione fra di loro. 3 voll. Torino: Tipografia economica, 1856;
  • Lezioni di metafisica della scienza delle leggi penali, 5ª Edizione, Malta, G. Grech, 1847;
  • Lezioni di leggi penali. Napoli: Tip. de L’Osservatore medico, 1838;
  • Memoria per Romano Carmine contro Apicella Teodoro. Lucera: Tip. Pesce, 1907;
  • Nuova raccolta di articoli legali e politici, Genova, Tip. di Andrea Moretti, 1857;
  • Parere filosofico-legale del professore Luigi Zuppetta ... in difesa del marchese di S. Fedele nella vertenza tra esso marchese di s. Fedele ed il marchese della Planaria, Genova, Tip. della Gazzetta dei Tribunali, Estr. da: Gazzetta de Tribunali, anno 5, n. 93-94, 1853;
  • Parole del professore Zuppetta, avvocato del ricevitore Vincenzo Mennillo, uno dei coaccusati nella nella causa cosi detta del prete Di Mattia pronunziate e stenograficamente raccolte nel dì 23 novembre 1881 innanzi alla Corte straordinaria di Assise di Potenza, Napoli, Morano, 1881;
  • Pochi articoli politici e miscellanei scelti fra i molteplici dell'Avvocato Luigi Zuppetta. Napoli: Stab. Tip. A. Eugenio, 1886;
  • Raccolta de' migliori articoli legali e letterari del professore Luigi Zuppetta, Malta, G. Grech e co., 1848;
  • Raccolta dei più segnalati articoli legali dell'avvocato Luigi Zuppetta professore privato di diritto penale e di penale procedura. Napoli: Stab. tip. V. Morano, 1879;
  • Raccolta dei più segnalati articoli politici e di altro genere dell'avvocato Luigi Zuppetta, Napoli, stab. tip. di V. Morano, 1880;
  • Raccolta di alcuni articoli politici del professore Luigi Zuppetta per servire di giunta alla raccolta degli articoli dello stesso Autore pubblicata in Malta nel 1848, pei tipi di G. Greech e Co, s.l., s.n., Stamperia degli Operai, [1848?];
  • Raccolta di articoli politici scritti dal professore Luigi Zuppetta, 2ª Ed. notabilmente aumentata, Napoli, Tip. di L. Di Domenico e A. Camagna, 1860;
  • Raccolta di frammenti delle orazioni principali pronunziate dal Prof. Zuppetta in cause penali, Napoli, stab. tip. di V. Morano, 1880;
  • Sommario delle lezioni di ordinamento giudiziario penale e di codice di procedura penale per uso dei propri allievi dettate dalla privata cattedra negli anni scolastici 1861 e successivi dal prof. Luigi Zuppetta. Napoli: Stamperia della R. Università, 1873;
  • Sommario delle lezioni intorno alla scienza delle leggi di ordinamento giudiziario penale ed al codice di ordinamento giudiziario penale italiano, ossia Intorno alla parte seconda della scienza della legislazione penale e della legislazione penale italiana. 2ª ed., Napoli, Morano, 1883;
  • Supplemento alla seconda edizione degli articoli politici. Napoli: Tip. De Fratelli Testa, 1867;
  • Testo del progetto del codice penale della Repubblica di S. Marino compilato dal prof. Zuppetta nel 1859 e convertito in codice penale salve le modificazioni che il governo della Repubblica vi fece inconsultamente introdurre, 2 voll., Napoli, Tip. della regia università, 1867-1868.

A cura di Maurizio De Tullio