sebina,opac,biblioteca,provinciale,foggia,magna capitana,catalogo,libri,dvd,ebook,digitale,prestito ebook, prestito libri,sistema bibliotecario provinciale

Cerca nella Biblioteca

Catalogo di Polo

Giulio Curato

Studioso di scienze economiche e finanziarie, docente di scienze delle finanze all’Università di Roma

(Troia, 1879 - Roma, 1963)

Nato a Troia il 9 ottobre 1879, morì a Roma il 23 novembre 1963. Economista e studioso di Statistica, insegnò inizialmente materie economiche e giuridiche nelle scuole superiori e solo in tarda età ottenne incarichi universitari presso gli atenei di Napoli, come Professore di Statistica Economica, e Roma, come Professore di Scienze Economiche.

Per i suoi numerosi lavori in tema di diritto amministrativo, economia finanziaria e statistica - molto apprezzati a livello nazionale - era considerato tra i più capaci studiosi italiani, apprezzato anche dal grande economista e futuro Capo dello Stato Luigi Einaudi.


Economista gradito a Luigi Einaudi

Figlio di Alfonso, ultimo sindaco all’epoca dei Borboni e primo dopo l’Unità d’Italia, e di Diamante Leccisotti, era imparentato con l’illustre concittadino Antonio Salandra. Frequentò il Ginnasio nel Convitto Nazionale di Benevento, il Liceo Classico a Foggia e a Napoli si iscrisse alla Facoltà di Legge.

Fu qui che Augusto Graziani riscontrò in Curato l’attitudine agli studi economici e che incoraggiò a seguire. Gli studi universitari li protrasse però a Roma, dove si era nel frattempo trasferito, ulteriormente apprezzato e incoraggiato dai professori Pantaloni, De Viti e Luzzatti. Si laureò nel 1902, a 23 anni, discutendo la tesi sul “Concetto di scienza dell’amministrazione”, che riscosse il plauso della Commissione esaminatrice e che il suo relatore, il Prof. Codacci-Pisanelli, volle dare alle stampe.

Alla laurea fece seguito l’attività di studioso, che dovette interrompere presto a seguito di problemi familiari e di salute, per intraprendere la strada dell’insegnamento. Svolse questa professione inizialmente nei Convitti Nazionali per ricevere, poco dopo, l’incarico ufficiale di insegnante direttamente dal Ministero. Come supplente ebbe incarichi a Teramo, Foggia, Mondovì, Casale e a Torino, insegnando materie economiche e giuridiche.

Proprio nel capoluogo piemontese, Giulio Curato fu gradito ai professori Prato ed Einaudi, quest’ultimo futuro Capo dello Stato, col quale collaborò ai tempi delle sue pubblicazioni sulla rivista “La Riforma Sociale” e con cui intrattenne rapporti epistolari. Vinse in seguito il concorso per insegnante all’Istituto Tecnico di Benevento, nonché quello generale e quello speciale per insegnante di materie economiche e giuridiche nei Regi Istituti Tecnici, finendo per ottenere la cattedra al Regio Istituto Commerciale di Napoli. Poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, tenne a Lucera – incaricato dal Ministero della P.I. – una serie di conferenze di geografia economica nei corsi magistrali.

Nel 1928 Curato conseguì la libera docenza in Diritto e Scienza delle Finanze e quattro anni dopo la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli gli affidò l’incarico per insegnare Statistica economica. Passò quindi all’Università di Roma come docente ordinario per l’insegnamento di Scienze Economiche, ateneo presso il quale concluse la carriera universitaria. Morì nel novembre 1963 a seguito dell’aggravarsi di una affezione polmonare.


Il plauso del “Corriere della Sera”

Tra i suoi più apprezzati studi quello pubblicato nel 1910 sulla rivista “La Riforma Sociale”, dedicato alle “Monografie di famiglie borghesi del comune di Troja (provincia di Foggia)”, sua città natale, che fece seguito all’altro studio sulle famiglie di contadini del suo stesso paese.

In sua memoria Pompilio De Santis, direttore del periodico “Orizzonte di Troia”, pronunciò il 25 novembre 1963 un discorso sulla sua figura, ricordando le doti professionali, di studioso superbo e quelle espressamente legate al suo carattere. Curato, infatti, si dimostrò sempre persona modesta e refrattaria alle cariche e agli onori pubblici.

Il docente troiano era molto noto fra gli studiosi italiani, per i suoi frequenti lavori in materia di economia, finanza e statistica, e il “Corriere della Sera”, in un articolo del 1920, a proposito di un suo volume sul bilancio dello Stato, si espresse in maniera netta: «…è il miglior tentativo di riassumere in poche pagine la massa enorme di dati che si leggono nei bilanci delle entrate e delle spese dello Stato Italiano. Pochissimi, forse nessuno, hanno avuto occasione di studiare le migliaia di pagine di cui si compongono i bilanci preventivi e consuntivi italiani. Il Curato ha ridotto le innumerevoli cifre dei documenti finanziari in poche pagine, le quali danno un’idea precisa della vita economica dello Stato italiano. Un piccolo libro, questo, che dovrebbe andare per le mani di uomini pubblici, giornalisti, studiosi e studenti» (Corriere della Sera, 11 dicembre 1920).

Curato collaborò con molte testate, tra le quali quotidiani e riviste nazionali, tra cui “Il Giornale degli Economisti”, “L’Economista”, “La riforma sociale”, “Rivista Tributaria”, “Rivista di Economia e Statistica”, “Rivista tecnica del Mezzogiorno”, “Economia”, “La Capitanata”, “Il Foglietto”, “Popolo Nuovo”, “Il Monferrato”, “Rivista abruzzese”.

Morì nel 1963 poco prima di dare alle stampe la sua Monografia di convento nel 1650. Curiosità storiche, poi edita nella sua città natale a cura del periodico «Orizzonte di Troia».

Scheda

Personaggio

Giulio Curato

Detto anche

-

Classificazione Dewey

330.092

Periodo MC

Periodo MC: Dal 1862 a oggi

Parole chiave

  • Troia
  • Finanza
  • Luigi Einaudi
  • Scienze economiche
  • Corriere della Sera
  • Bilancio dello Stato
  • Statistica economica
  • Diritto amministrativo

Bibliografie

  • Opere dell'autore
  • Opere sull'autore

A cura di Maurizio De Tullio